Contemporaneo

Museo del Novecento

Dal celeberrimo Quarto Stato all'arte cinetica e programmata, il Museo, allestito in un palazzo che è già di per sè un pezzo di storia dell'architettura della città, ci consente di compiere un affascinante viaggio tra le molteplici correnti artistiche del secolo scorso.

Visitando le sue sale, sarà così possibile scoprire chi e cosa unisca/divida i "rumorosi" strumenti futuristi  la merda d'artista di Piero Manzoni.

 

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Padiglione d'Arte Contemporanea (PAC - mostre temporanee)

Dal 1947, all'interno delle ex-scuderie della Villa Reale di Milano, trova spazio la sede museale cittadina che allestisce mostre temporanee dedicate all'arte contemporanea nazionale e internazionale, contribuendo a promuovere e sostenere progetti artistici eterogenei ma ugualmente interessanti.

 

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Palazzo Reale (mostre temporanee)

 

Tra i palazzi del centro è uno dei più ricchi di storia, testimone (e vittima) delle tappe storiche salienti che hanno visto crescere e cambiare il volto di Milano, dal felice Ducato visconteo ai feroci bombardamenti del '43.

Attualmente Palazzo Reale è sede degli Uffici della Soprintendenza ai Beni architettonici e paesaggistici della Lombardia e del rinnovato Museo del Duomo; molte delle sue magnifiche sale inoltre ospitano mostre temporanee, una piccola biblioteca accessibile a tutti con cataloghi in consultazione ed eventi culturali (da qualche anno nel suo cortile è organizzato persino il cinema all'aperto) che lo connotano sempre più come punto di ritrovo culturale della cittadinanza e non solo, alla stregua dei grandi poli museali europei. 

 

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Palazzo della Triennale (Museo del Design, Teatro dell'Arte, mostre temporanee)

 

Nell'edificio-tempio progettato da Giovanni Muzio, altrimenti noto come "Palazzo dell'Arte", realizzato negli anni Trenta del Novecento, trovano sede importanti allestimenti temporanei e la più completa rassegna di oggetti del design italiano dal dopoguerra in avanti: un luogo che celebra il connubio tra l'industria e le arti applicate all'interno di una città che celebra l'operosità della sua popolazione, come l'ago, il filo e il nodo del vicino Piazzale Cadorna ricordano ogni giorno ai passanti.

 

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