Le Case-Museo

Alcune di esse fanno parte di un vero e proprio circuito virtuoso, altre meno note possono riservare sorprendenti gioielli nascosti.

In ogni caso sono tutte testimonianze di personaggi storici notevoli, spesso grandi collezionisti, che hanno avuto la lungimiranza di donare alla città ciò che meticolosamente hanno raccolto in vita, lasciandoci al contempo una grande eredità: la loro curiosità.  

Casa di Alessandro Manzoni

 

La casa di Alessandro Manzoni spicca, con la sua elegante facciata in stile neorinascimentale, nella piccola piazza Belgioioso, uno dei luoghi cardine dell'epopea risorgimentale a Milano. 

Situato a pochi passi dalla chiesa di San Fedele, dove il Manzoni si recava a Messa con costanza, colpisce l'eleganza dei suoi motivi decorativi realizzati con il cotto della tradizione lombarda.

Il palazzo ha ospitato le figure di spicco della politica e della cultura del tempo, da Cavour a Verdi, ed è ora sede della Società Storica Lombarda e del Centro Nazionale di Studi Manzoniani, oltre che di alcune sale originali dell'appartamento dove Manzoni visse con la sua famiglia dal 1814 al 1873. 

 

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Casa Museo Boschi Di Stefano

Nel 1974 i coniugi Antonio Boschi e Marieda Di Stefano donarono al Comune di Milano la loro ricchissima collezione di opere di arte italiana del XX secolo, della quale se ne presenta una selezione di circa duecento nei locali del loro appartamento privato.

La palazzina che lo ospita, collocata in una zona molto frequentata perchè a ridosso di Corso Buenos Aires, è stata realizzata negli anni Trenta da Piero Portaluppi e le undici sale che compongono la Casa Museo sono state riarredate in stile in occasione della sua apertura al pubblico avvenuta il 5 febbraio 2003.

 

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Museo Bagatti Valsecchi

 

Nel cuore del Quadrilatero d'Oro di Milano, tra via Gesù e via Santo Spirito, si trova una delle più eleganti dimore di Milano, quella dei baroni Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi, grandi collezionisti e personaggi di spicco dell'Ottocento lombardo. 

In un ambiente che ricrea idealmente quel Rinascimento tanto vagheggiato dalle istanze risorgimentali, fin dal 1974, anno della sua costituzione, la Fondazione Bagatti Valsecchi si è impegnata a conservare l'ingente patrimonio storico-artistico della collezione, tanto che nel 1994, per volontà degli eredi dei fratelli Bagatti Valsecchi, le sale del piano nobile sono state infine aperte al pubblico.

 

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Museo Poldi Pezzoli

 

Nel cuore di Milano, lungo l'antica Corsia del Giardino (oggi via Manzoni), sorge la casa museo più famosa di Milano, intitolata all'aristocratico collezionista Gian Giacomo Poldi Pezzoli, il quale, per lascito testamentario, volle creare una Fondazione Artistica aperta al pubblico alla stessa stregua della Pinacoteca di Brera. 

Gravemente danneggiato nel corso dei bombardamenti del 1943, il palazzo riapre nel 1951 in seguito a un filologico restauro dei suoi ambienti, permettendoci così di ammirare il gusto eclettico del Poldi Pezzoli che, oltre ai dipinti databili dal XIV al XVIII secolo, si esprime attraverso quasi tremila oggetti di arte applicata. Le collezioni del Museo si sono inoltre ampliate grazie alle recenti acquisizioni di donatori privati e dell'Associazione Amici del Museo, nata nel 1960 a sostegno delle attività artistiche e istituzionali del Museo. 

 

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Palazzo Morando Attendolo Bolognini

Situato nel cuore del Quadrilatero d'Oro di Milano, a pochi passi dal Museo Bagatti Valsecchi, si trova un gioiello nascosto allo sguardo dei passanti ma particolarmente significativo per la storia del collezionismo e della città di Milano.

Il piano nobile del settecentesco palazzo, infatti, ospita la Pinacoteca del Museo di Milano e del Costume e al contempo conserva gli attigui ambienti dell'appartamento privato ove sono state ricostituite le originarie collezioni dei diversi proprietari che senza soluzione di continuità hanno arricchito le sale di rappresentanza del palazzo.

Palazzo Morando Attendolo Bolognini si distingue, inoltre, per le numerose esibizioni temporanee e le rassegne che integrano a piano terra le suddette collezioni, approfondendo via via temi sempre diversi, dalla storia della moda, alla storia della città.

 

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Villa Necchi Campiglio

In via Mozart, in uno dei quartieri residenziali più eleganti di Milano, sorge Villa Necchi Campiglio, casa indipendente costruita negli anni Trenta da Piero Portaluppi per una famiglia dell'alta borghesia industriale lombarda, che richiese per sè nel bel giardino esterno la prima piscina privata realizzata in città. 

Ciò che contraddistingue eccezionalmente le sale della Villa, oltre alle collezioni di arte italiana del XX secolo che le impreziosiscono, è l'eccezionale testimonianza degli arredi, donati unitamente a tutti i restanti beni dalle sorelle Necchi al FAI e mantenuti nel loro assetto originario fin dall'apertura al pubblico della Villa, avvenuta nel 2008. 

 

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